
Il meraviglioso mondo dei clienti che sanno fare il tuo lavoro meglio di te
Ah, il graphic design! Una professione fatta di creatività, talento e… clienti che non hanno la minima idea di cosa vogliono, ma che sono convinti di saperne più di te. Lavoro in questo campo dal 1990, e posso dire con certezza che esistono delle costanti immutabili nell’universo del cliente-tipo. Vediamole insieme.
“Vorrei qualcosa di unico, ma uguale a quello”
Classico intramontabile. Il cliente vuole un design originale, esclusivo, mai visto prima… tranne che ha appena visto un logo su un sito e lo vuole IDENTICO. Magari con una leggera modifica, tipo spostare un pixel a destra, così è tutto risolto! Perché, si sa, il plagio è solo un punto di vista.
“Ho cambiato idea, ma tanto è facile, no?”
La magia della grafica: tu crei un intero progetto in ore di lavoro, impaginando con cura ogni elemento, e poi il cliente decide che no, non gli piace più. Non c’è problema, basta “cambiare due cosine” (leggasi: rifare tutto da capo), perché alla fine “è solo un disegno”.
“Ti pagherò… un giorno”
Il preventivo è stato accettato, il lavoro è stato consegnato, ma i soldi? Ah, quelli sono un concetto astratto. “Domani faccio il bonifico”, “Ci pensiamo il mese prossimo”, “Guarda, al momento non ho liquidità, ma appena posso…”. Intanto, loro la macchina nuova l’hanno comprata, però il tuo lavoro può aspettare, perché “alla fine è solo qualche immagine su uno schermo”.
“Ho un cugino che lo fa gratis”
Ah, il leggendario “cugino” che sa usare Paint e Canva! Lui fa miracoli e non chiede nulla in cambio. Stranamente, però, quando il cugino fa il logo sembra uscito da un corso base del 1998, e alla fine tornano da te con la coda tra le gambe. Peccato che ormai si aspettino lo stesso prezzo del cugino: zero euro.
“Ti faccio fare due ore di viaggio per dirti che non mi servi”
Un classico senza tempo: il cliente che ti chiama per una riunione importantissima, ti fa attraversare la città o addirittura mezza regione, e poi ti accoglie con un sorriso dicendo: “Guarda, ho pensato che alla fine ce la faccio da solo. Sai, c’è un sito che fa loghi gratis!”. Ma certo, perché non ho nulla di meglio da fare nella mia giornata!
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“Mi serve subito, cioè per ieri”
L’urgenza creativa. Il cliente che ti chiama alle 23:59 per dirti che ha bisogno di un logo entro le 8:00 del mattino. Tu lavori tutta la notte, consegni il progetto, e poi scopri che… il cliente non ti risponde per una settimana. Perché? “Eh, ero impegnato, sai com’è”.
“Ma perché solo tre bozze?”
“Tre bozze? Ma perché tutti voi ne fate tre!”. Il cliente vuole poter scegliere, e soprattutto vuole vedere le bozze prima di darti il lavoro. “Ma scusa, non puoi farmi le bozze prima e poi decido se commissionarti il lavoro?” Certo, peccato che il mio lavoro sia la creatività e che io non consegni nulla senza almeno un anticipo. “E se poi non mi piacciono? Allora, è proprio come buttare i soldi nel cestino!” Ma strano che la stessa logica non valga quando loro paghino una cena al ristorante o comprino un paio di scarpe di cui si stufano dopo una settimana.
Ma noi grafici resistiamo. Perché, in fondo, se non fosse per loro, di cosa rideremmo?
Credits: portatile; presentazione progetto; logotipi sul tavolo